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Emergenza immigrati: pronto il piano del prefetto

Fulvio Rocco De Marinis incontra i vertici della ASL e delle forze dell’ordine per accogliere senza rischi i profughi nel Chietino

CHIETI - Gli obiettivi sono due: minimo rischio e massima accoglienza. Ieri mattina, il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, ha convocato una riunione con i vertici della Asl e delle forze dell’ordine per pianificare l’arrivo nel Chietino di altri profughi e quindi prevenire qualunque tipo di emergenza dal punto di vista igienico sanitario e della sicurezza pubblica. Per ora, le principali destinazioni degli immigrati restano il Villaggio della Speranza di suor Vera D'Agostino, a Brecciarola, e una struttura attrezzata di Lentella, nel Vastese, che si è resa disponibile ad accogliere decine di profughi. H numero totale di quelli giunti, negli ultimi mesi nel nostro territorio, sfiora quota 400 anche se molti di loro sono poi andati via, magari fuggendo per cercare l’Eldorado in altri Paesi d’Europa, prima fra tutti la Germania.
Torniamo alla riunione di ieri servita per pianificare le prime fasi dell’accoglienza che prevedono la prevenzione e quindi le visite mediche. A priori è stato escluso, in modo categorico, il rischio che il virus dell’Ebola possa sbarcare in Italia insieme con i profughi. Gli esperti sono certi che non resisterebbe durante il viaggio. Il prefetto di Chieti si sta peraltro adoperando affinché si raggiunga un "protocollo” uniforme di prevenzione nelle quattro Asl abruzzesi. Alla riunione hanno partecipato il direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, il direttore sanitario, Pasquale Fiacco, altri esperti della Asl quindi il questore Felice La Gala; il comandante provinciale dei carabinieri, Salvatore Ronzo e due delegate dell’assessore regionale alla sanità, Silvio Paoloricci. Ma Rocco De Marinis, a margine della riunione, ha voluto spendere parole di ringraziamento e gratitudine nei confronti di suor Vera che continua ad accogliere gli immigrati con grande spirito di solidarietà e tra numerose difficoltà non ultime quelle economiche che hanno spinto la comunità religiosa teatina ad anticipare le spese in attesa dei rimborsi che si aggirano sui 35 euro a profugo. Ma se non ci fosse stata l’abnegazione di suor Vera e delle sue sorelle, Chieti si sarebbe certamente trovata in emergenza. Così il rappresentante del Governo ha voluto dirle grazie. Presto arriveranno altri immigrati. Ma la città e la provincia sono pronti ad accoglierli senza problemi.